Atti degli apostoli

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[...]   E come va che noi li udiamo parlare ciascuno nel nostro natio linguaggio?   [...]

Atti degli apostoli: capitolo 2, versetto 8

Capitolo 26, versetti 2-8

2 «Re Agrippa, io ho la fortuna di potermi oggi difendere davanti a te di tutte le accuse che mi fanno i Giudei,
3 specialmente perché tu hai conoscenza de' riti e delle quistioni che s'agitano tra i Giudei; perciò ti prego d'ascoltarmi con pazienza.
4 Qual vita io abbia menata fin dalla giovinezza in seno alla mia nazione a Gerusalemme, tutti i Giudei lo sanno:
5 conoscono da gran tempo, se pur vogliono renderne testimonianza, ch'io son vissuto a principio da Fariseo, secondo la più rigida setta della nostra religione.
6 E ora sto sottoposto a giudizio per la speranza che ho nella promessa fatta da Dio a' nostri padri;
7 della quale le nostre dodici tribù, servendo a Dio giorno e notte, aspettano il compimento. Per questa speranza, o re, sono accusato da' Giudei!
8 E sembra a voi incredibile che Dio risusciti i morti?